Grazie per aver pazientato così a lungo prima di leggere il
mio nuovo articolo, ma sono una persolna molto plurireligiosa e per rispetto di
tutte mi sono astenuto dal lavorare per le ferie di Natale, capodanno
occidentale, capodanno cinese, carnevale ed epifania, ma per non rischiare il
mio posto, aspetterò Pasqua lavorando...
Per introdurvi all’argomento di questa volta, riporto
un’esperienza personale che ogni tanto si ripropone: parlando del cane, mi si
illustra che non fa i bisogni in giro, considerando tutto questo come se fosse
un comportamento positivo, tale da non doversi vergognare se il proprio cane fa
la pipì sulle ruote della macchina di uno sconosciuto o di non doversi chinare
e raccogliere la feci rischisndo di sporcarsi le mani...
Ed invece signori lettori non è prorio un motivo di vanto
quando il cane si rifiuta di fare i bisogni in giro.. in primis tenete presente
che i cani non sanno cosa sia la vergogna e non annoverano tra le buone maniere
il fatto di non espletare i propri prodotti corporali in ogni luogo.
Piuttosto, l’urina e le feci, nel linguaggio complesso fatto
di odori, posture e “danze canine”, non sono altro che una firma lasciata sui
muri piuttosto che sugli alberi o altro, per segnalare il propio passaggio,
marcando lasciando gli odori, segno certamente, quando non eccessivo, di un
cane equilibrato, conscio di se stesso e ben adattabile anche alle nuove realtà
ed alle nuove circostanze ambientali che gli si presentano davanti...
Quindi al contrario, il cane che si sottrae a questo rito
dimostra scarse doti di adattabilità, disagio rispetto all’ambiente o agli
odori che avverte presenti in quella situazione, facendo emergere inoltre più o
meno gravi problematiche comportamentali, evidenziando insicurezza in merito
alle proprie capacità ed una sorta di timidezza nel doversi esprimere
liberamente.
Noterete dunque che non si tratta di piccolezze, ma spesso e
volentieri correggere quest’atteggiamento comporta un impegno non da poco da
parte dell’umano, che con pazienza e moderato entusiasmo dovrà percorrere la
strada del premiare ogni piccolo passo in direzione del raggiungimento di una
più marcata autostima e sicurezza di sè da parte dell’amico quadrupede.
Infine, dopo tutto ciò che ho cercato di spiegarvi, spero
vivamente che non passi nell’anticamera del cervello di nessuno di voi lettori,
di sgridare il proprio cane che firma di pipì la panchina del parco o la ruota
della macchina nuova del vicino e, anzi rinforzi il gesto se, a memoria, questa
pisciata è stata una conquista a livello psicologico, e magari, chi al suo cane
ha acquistato kilometri quadri di traversine per imporgli di farla in casa, si
prenda qulche manciata di minuti sparsi per la giornata e lo accompagni a fare
i propri bisogni all’aria aperta, senza il timore che si sporchi le zampine!!!
Nel nostro centro cinofilo siamo soliti festeggiare la prima
pipi’ e/o cacca di un cucciolo..non possiamo non ricordare con gran sorriso ed
allegria,quando è stata la volta di Jack,cucciolo di labrador,che dalla
felicità di aver lasciato il suo ricordino,l’abbiamo pestato tutti in compagnia :)
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