ATENTO CHE GHE XE’ ‘L CAN!!!!!!!!
Vorrei iniziare questo ciclo di irriverenti articoli sulla
disinformazione cinofila di base per comuni mortali con un paio di domande:
cosa vi viene in mente leggendo ed interpretando il titolo e quante migliaia di
volte vi sarete mai sentiti indirizzarvi contro questa frase…?
Ramiro |
Mi scuso con tutto il resto d’Italia che potrebbe non capire
il titolo, ma credo che i più profondi significati la frase che lo compone
possa assumerli solamente se proposta in dialetto più stretto possibile, in
questo caso il veneto, quindi qualsiasi persona lo legga è autorizzato, se non
obbligato, a tradurre STAI ATTENTO CHE C’E’ IL CANE nella forma più arcaica del
proprio dialetto d’origine.
Affrontando in ordine sequenziale il primo quesito immagino
già le risposte: mia nonna, l’anziano signore vicino di casa o molti altri la
attribuiranno a persone con una mentalità radicata nella prudenza più assoluta
che ha contraddistinto l’uomo nei secoli. Purtroppo a mio parere questo sarà
solo una parte di soggetti che avrà sicuramente fatto sua questa espressione
infarcendola dei più svariati significati attribuendo al cane di turno poteri
quasi magici tali da farcelo immaginare come un azzannachiappe seriale.
Proseguendo con l’esaminare i vari scenari nei quali questo
allarme antiatomico possa averla fatta da protagonista, anche qua mi si aprono
di fronte scenari esoterici, dove la maggior parte delle volte il povero cane
avrebbe potuto abbaiarci contro, e Dio solo sa quanto faccia male una
mitragliata di bau contro noi poveri indifesi, o nel più sciagurato dei casi il
cane che, bravissimo a mascherare i suoi intenti di conquistare il mondo
passando da noi in primis, fingendosi allegro e gioviale, avrebbe potuto
imbrattarci di fango con le sue “feste”, i nostri meravigliosi vestiti buoni
che indossiamo ogni volta che andiamo a far visita a qualcuno.
Dopo aver illustrato a grandi linee, in questa sottospecie
di prologo, quali saranno gli argomenti che questa serie di articoli andrà a
trattare con cadenza periodica ed in attesa di confrontarsi con voi in base
alle personali esperienze, rimando alla prossima settimana il primo vero
articolo che tratterà in maniera dissacrante quali sono gli aspetti veri o
presunti che ci devono o meno far prestare attenzione e su come dovremmo
comportarci in maniera tale da non creare nel cane, che spesso per noi è uno
sconosciuto ma per l’ambiente che andiamo ad invadere è una figura lecita e costante,
una situazione di disagio.
El M.
Nessun commento:
Posta un commento